Partito di Alternativa Comunista

Nichi Vendola e la "globalizzazione gentile"

Nichi Vendola e la "globalizzazione gentile"

Le gesta neocoloniali del "compagno presidente" pugliese

 

di Michele Rizzi

 

Uno sguardo ad est...

 

Il corridoio VIII deve assicurare il transito dei combustibili dall'est Europa, attraverso Montenegro, Macedonia ed Albania, oltre che, con lo sviluppo delle infrastrutture di collegamento, una penetrazione più funzionale delle merci italiane in quei Paesi. La guerra in Jugoslavia del governo D'Alema, unita alle spedizioni italiane in Albania del governo Prodi, aveva la funzione di liberarsi di governi riottosi- anche se ex amici- per la creazione di nuovi mercati di riferimento per il capitalismo europeo ed italiano in particolare, ove produrre a prezzi stracciati e vendere le merci prodotte, cercando così di porre un freno alla crisi da sovrapproduzione. Si è infatti strutturata una massiccia delocalizzazione di aziende da una parte all'altra dell'Adriatico, che producono sia per il mercato interno di quei Paesi, sia per il mercato estero. Non è un caso che il nuovo Aeroporto di Bari -intitolato da Vendola "Aeroporto Giovanni Paolo II" - sia diventato internazionale, e si sia dotato di nuovi voli giornalieri per i paesi dell'est funzionali a favorire in tempi rapidi il trasferimento degli uomini d'affari da e verso questi luoghi.

Il corridoio VIII rientra in quel piano imperialista di penetrazione economica nell'est Europa. Lo stesso Vendola, che per i capitalisti pugliesi vuole ricavare un maggior spazio di intervento economico, è stato a Bruxelles a discutere di questo con i commissari Frattini e Barrot premendo fortemente sul governo italiano: "il corridoio VIII per me è un impegno persino ossessivo. Anche il mio ruolo all'interno del comitato delle regioni europee lo vorrei svolgere per porre soprattutto questo tema. Non è un favore al Sud dei Balcani e nemmeno alla Puglia. E' un favore all'Europa". E' quanto ha dichiarato lo stesso Nichi Vendola, intervenendo al forum "Verso la Comunità del Levante" promosso dall'assessorato regionale al Mediterraneo.

 

....per colonizzarlo

 

L'acquedotto pugliese ha già concluso un accordo con la Serbia per la ricostruzione dell'acquedotto distrutto dalle bombe del governo D'Alema, che sarà ovviamente finanziato dai contribuenti serbi. Qualche settimana fa l'Anas ha firmato un altro accordo con il gestore stradale albanese per ristrutturare le strade del "paese delle aquile"; Enzo Divella, presidente della Provincia di Bari, è stato nominato presidente della Camera di commercio italo-montenegrina; lo stesso Divella ha siglato un anno fa un accordo di cooperazione con il Montenegro per lo sviluppo della delocalizzazione delle aziende baresi in Montenegro. Per dare un carattere operativo a questo piano di penetrazione in quei Paesi, Nichi Vendola ha creato un assessorato specifico, quello al Mediterraneo, diretto da un'altra rifondarola, seppur "indipendente", Silvia Godelli.

D'altronde che Vendola goda oramai della simpatia della borghesia pugliese e testimoniato dalle parole del notista politico dell'edizione locale del Corriere della sera, Pellegrino: " Come era già emerso in campagna elettorale, anche alla prova di governo, Vendola sta dimostrando di essere cosa ben diversa dallo stereotipo un po' naif dell'irriducibile comunista che troppi ingenuamente o strumentalmente avevano additato. Un leader che ascolta tutti ma che poi assume la sintesi di un progetto democratico e riformista. Esattamente come ha fatto per la legge sulla famiglia che ora mezza Italia ci invidia".

Ogni passo della giunta regionale è andato in direzione della salvaguardia degli interessi della borghesia pugliese e delle gerarchie cattoliche. La rivoluzione è gentile, senza dubbio: nei confronti delle classi dominanti! Ed il Prc pugliese prosegue in questo solco, tra la delusione della gente di sinistra ed il compiacimento dei capitalisti locali.

Altro caso emblematico è quello rappresentato dal Comune di Bari dove il Prc siede in giunta a fianco del sindaco Emiliano: tagli alle mense scolastiche pubbliche, salario d'ingresso per i disoccupati, contratti precari d'eccezionalità, finanziamenti alle scuole private ed assunzione di manager con stipendi d'oro. Scandalosamente, mentre in bilancio non ci sono soldi per i bambini delle scuole materne pubbliche, il sindaco Emiliano ha assunto per un anno "il motivatore", Roberto Lorusso, per 100.000 euro all'anno...chi avrebbe dovuto motivare, il motivatore? Gli assessori comunali! Probabilmente motivarli a motivare i tagli alle spese sociali della giunta dell'Unione con le necessità di bilancio.

Probabilmente il signor Lorusso sarebbe stato assai utile come consulente del segretario regionale del Prc, Fratoianni, per fornire motivazioni valide all'elettorato della sinistra ed agli iscritti al Prc per impegnarsi nella campagna elettorale per il prossimo governo di lacrime e sangue dell'Unione.

Ma credo che, nonostante la indiscutibile professionalità del signor Lorusso, esperto "motivatore", Fratoianni sia riuscito esclusivamente a motivare se stesso e la sua cerchia di fedeli: il calo dei militanti del Prc è talmente lampante che l'unica motivazione valida per rimanere in questo Partito potrebbe essere una poltrona in qualche ente.

 

Prima tappa: l'Albania

 

Ma il processo di lotta contro la globalizzazione capitalista ed il liberismo passa, secondo Vendola, anche attraverso accordi stretti con le organizzazioni che si rivelano essere il braccio economico di quello che a parole si vorrebbe combattere. Un ultimo esempio? L'accordo tra regione Puglia e Banca Mondiale del marzo scorso sulle rimesse degli immigrati albanesi: in Puglia vivono 17.500 albanesi, le cui rimesse ammontano a circa 18 milioni di euro (su un totale italiano di circa 300 milioni) che secondo gli intendimenti "poetici" del governatore Vendola, del plurinquisito presidente albanese Sali Berisha e del direttore esecutivo della Banca mondiale, Biagio Bossone, dovrebbero servire per lo sviluppo industriale del "paese delle aquile". La realtà è però ben diversa da come ci viene raccontata; infatti, le rimesse degli immigrati albanesi rappresentano un'ulteriore base di accaparramento imperialistico nella colonia albanese. Così nasce a Tirana la Banca Italiana di Sviluppo, controllata dalla Banca popolare pugliese e dalla famiglia salentina Mariano. Il direttore generale della neonata banca, Libero Catalano, è stato molto chiaro: " L'Albania è un mercato vivace anche nelle attività di credito. Lo scorso mese abbiamo inaugurato a Tirana la Banca italiana di sviluppo e dopo pochi giorni sono stati attivati una cinquantina di nuovi conti correnti e creata una rete di sportelli che consentirà ai cittadini albanesi residenti in Puglia di utilizzare strumenti efficaci per incentivare le rimesse in Albania".

Si tratta di un ulteriore mercato che si apre, quello finanziario che fa gola a finanzieri e banchieri: la "Puglia come ponte per i paesi dell'Est Europa"- come si sforza di ricordarci il governatore Vendola- è proprio il tentativo, abbastanza riuscito, di ritagliare per il capitale pugliese un ruolo strategico neo-colonializzazione di quelle terre. Ovviamente la presenza militare italiana controlla che la catena non venga spezzata o perlomeno scalfita da alcuno.

 

Costruire l'alternativa, rompere col governismo

 

La delocalizzazione delle aziende, il corridoio VIII, i programmi regionali di investimento transfrontaliero per l'ottimizzazione dei canali di comunicazione, come l'Interreg, il controllo delle rimesse ed il controllo militare, rientrano in questa ulteriore fase di colonializzazione dell'est Europa, dopo il crollo dei regimi burocratici. In questo Vendola ed il Prc pugliese, si sono calati pienamente in un ruolo che ne svela la natura di collaborazionisti di classe, riscuotendo stima e consenso da parte dei padroni e delusione e diffidenza da parte dei ceti subalterni, che hanno mandato un primo netto segnale d in questo bocciando seccamente l'Unione pugliese alle elezioni politiche.

Per questo nasce anche in Puglia una nuova organizzazione comunista e rivoluzionaria che chiama i militanti del Prc e l'ampio popolo della sinistra a rompere con i partiti che fanno gli interessi della classe dominante per costruire un nuovo progetto comunista che rifondi una vera opposizione dei lavoratori, a partire dal recupero dell'autonomia dei comunisti dai partiti liberali e dai loro governi di riferimento, di centrodestra come di centrosinistra, per una vera alternativa di società e di potere.

 

 

Iscrizione Newsletter

Iscrizione Newsletter

Compila il modulo per iscriverti alla nostra newsletter - I campi contrassegnati da sono obbligatori.


Il campo per collaborare col partito è opzionale

 

Campagne ed Iniziative





campagna

tesseramento 2024

 






Il libro sulla lotta in Alitalia

 




MODENA

DOMENICA 14-4


16 marzo

Milano

 


21 febbraio: zoom nazionale

 

 


4 febbraio

Bari


 

21 gennaio

formazione

 


31 dicembre

Bari


giovedì 21 dicembre

modena


domenica 17 dicembre

Cremona

 

 
 
 

 
4 dicembre
 
 

 
 16 ottobre ore 20.45
 
 

Cremona

sabato 14 ottobre ore 1530

 
 
 1-8-15 ottobre
 
 

 
festa in baracca
Cremona
 

 
martedì 27 giugno
zoom Milano
 
 
 

 
 
17 maggio
zoom nazionale su Marx
 
 
 

 

 

Lega Internazionale dei Lavoratori - Quarta Internazionale

NEWS Progetto Comunista n 131

NEWS Trotskismo Oggi n 22

Ultimi Video

tv del pdac