Pieno appoggio all’eroica resistenza palestinese!
Volantino del Pdac
Il coro dell'informazione padronale definisce "terroristi" i palestinesi o, nel migliore dei casi, descrive una presunta violenza insensata che verrebbe "da entrambe le parti".
Quello che non dicono
- l'attacco palestinese del 7 ottobre contro Israele, che ha generato un legittimo entusiasmo tra i palestinesi, dimostrando che nessuno Stato oppressore è invincibile quando gli oppressi si mobilitano, è la risposta a centinaia di attacchi contro i palestinesi delle bande para-militari e delle truppe sioniste, omicidi quotidiani, vessazioni, stupri, torture, incarcerazioni, case e villaggi bruciati e bombardati da ottant'anni da parte di Israele per schiacciare il popolo palestinese;
- la violenza terrorista che Israele utilizza da decenni contro un'intera popolazione, quello che la borghesia di tutto il mondo chiama "diritto a difendersi di Israele", ha come scopo difendere uno Stato creato artificialmente nel 1948 con l'espulsione violenta dei suoi abitanti, i palestinesi;
- il furto della terra palestinese attraverso l'espulsione dei suoi abitanti continua da decenni, con l'avallo della diplomazia al servizio dell'imperialismo (l'Onu);
- 5 milioni di palestinesi sono stati costretti ad emigrare, una parte vive in campi profughi; 2 milioni vivono senza diritti nel territorio che è stato rinominato come "Israele"; 3,5 milioni vivono in Cisgiordania, sotto la "autorità palestinese" (Abu Mazen) che collabora con gli occupanti; 2,5 milioni vivono nel lager della striscia di Gaza, privati di ogni risorsa, circondati da filo spinato;
- essere contro il sionismo è l'esatto opposto dell'anti-semitismo che viene addebitato a chi sostiene la causa palestinese: perché significa lottare contro uno Stato coloniale e razzista;
- Israele, che ci presentano come "l'unico Stato democratico" dell'area, è uno Stato coloniale, basato su oltre 60 leggi razziali, che vive sull'esportazione di armi (che sperimenta a Gaza sugli adolescenti palestinesi), il cui deficit permanente è sanato dai finanziamenti dell'imperialismo statunitense che lo utilizza come proprio avamposto militare in un'area cruciale.
Le complicità del riformismo
I partiti riformisti (che cioè non mettono in discussione l'esistenza del sistema capitalistico basato sullo sfruttamento e sulla distruzione del pianeta), propongono come "soluzione" la creazione di "due Stati": dando così per scontata l'occupazione coloniale della Palestina iniziata nel '48, che impedisce il ritorno alle proprie case di milioni di profughi e che, accordo dopo accordo, si è concretizzata nella costruzione di carceri a cielo aperto, come è Gaza.
È la stessa politica dalle direzioni borghesi (Al Fatah) che col loro tradimento della causa palestinese hanno aperto la porta a direzioni islamiste come Hamas.
La prospettiva dei rivoluzionari
La Lit-Quarta Internazionale, di cui il Pdac è sezione italiana, appoggia incondizionatamente l'eroica lotta di resistenza palestinesi contro le forze di occupazione sioniste. Lottiamo per una Palestina unica, laica e non razzista. Chiamiamo le masse popolari arabe a unirsi con la lotta palestinese, nella prospettiva della costruzione di una Federazione socialista del Medio Oriente. Ciò che richiede la costruzione – nel vivo della lotta di resistenza attuale – di una direzione coerentemente rivoluzionaria.
Facciamo appello ai lavoratori e ai giovani di tutto il mondo a sostenere la resistenza palestinese mobilitandosi contro l'attacco di Israele che, con la complicità dei governi di tutto il mondo, sta strangolando Gaza, privando milioni di persone di acqua e luce mentre bombarda con bombe al fosforo.
