contro il governo e il padronato
TUTTI A ROMA VENERDI 17!
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Il metodo utilizzato è quello di sempre: dividere gli immigrati dal resto della classe, i lavoratori del privato dai lavoratori pubblici, i lavoratori del commercio da quelli dell’industria.
In questo quadro si inseriscono l’accordo separato del Commercio (firmato da Cisl e Uil) e la trattativa sul nuovo modello contrattuale tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil. La Confindustria con il documento del 12 settembre ha voluto chiarire che “l'obiettivo primario della contrattazione collettiva deve essere il buon funzionamento delle imprese” mentre al sindacato è affidato un ruolo di “partner-complice”, di innocuo erogatore di servizi. Gli industriali, dopo aver ridotto il salario, affermata la derogabilità in sede aziendale e territoriale delle condizioni minime stabilite nei contratti nazionali, vogliono sterilizzare e sanzionare il diritto di sciopero durante i rinnovi. Un modello contrattuale che abbiamo visto all’opera nella vertenza Alitalia, dove le maggiori organizzazioni sindacali del settore (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, SdL) hanno firmato un accordo di lacrime e sangue per i lavoratori, a vantaggio della speculazione finanziaria.
Il governo, in attesa di sferrare un nuovo attacco alle pensioni, ha colpito il salario (l’inflazione programmata è stabilita nel Dpef al 1.5% per il 2009, mentre quella reale supera il 4%); subito dopo gli immigrati con il "Pacchetto sicurezza" e l’utilizzo dei militari nelle città, fomentando un clima razzista; quindi i dipendenti pubblici con il Decreto che riduce salario e diritti, poi mettendo in discussione la contrattazione collettiva; infine i lavoratori precari e le stesse garanzie contro l’arbitrio padronale garantito dall’art.18 dello Statuto dei lavoratori. Ma su tutto spicca la controriforma Gelmini, approvata con voto di fiducia, che smantella la scuola pubblica a vantaggio delle scuole private e confessionali. Nella scuola sono previsti tagli per 8 miliardi di euro, licenziamenti di migliaia di precari (130 mila), maestro unico alle elementari, chiusure e accorpamenti. Mentre con l’espediente della Fondazione si privatizza l’Università. Il quadro è completato dalla Finanziaria triennale, una stangata di 36,2 miliardi di euro, e dalla legge delega sul federalismo fiscale, con privatizzazioni degli ospedali: dopo la truffa dei Fondi pensione, adesso propongono i Fondi per la sanità.
Dopo la scesa in campo dei precari, degli studenti e dei lavoratori della scuola, dopo il successo della manifestazione antirazzista del 4 ottobre a Roma, è importante lavorare alla costruzione dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base (Rdb Cub, SdL, Conf. Cobas) per il 17 ottobre, anche superando ogni settarismo e convogliando tutte le forze del sindacalismo combattivo alla manifestazione di Roma.
Il successo di questi appuntamenti deve costituire l’inizio di un percorso di lotte:
PER CACCIARE IL GOVERNO BERLUSCONI!