Scuola
PROSEGUIAMO LA LOTTA: ALTRO CHE REFERENDUM
SCIOPERO GENERALE AD OLTRANZA
VIA IL GOVERNO BERLUSCONI!
Ieri il parlamento ha approvato il decreto Gelmini che ora è Legge. Ma le leggi sono solo pezzi di carta: ciò che conta sono i rapporti di forza. Le piazze piene di ieri, lo sciopero di oggi (seppur tardivo nella sua convocazione da parte delle burocrazie sindacali) e le grandi manifestazioni di questa mattina, sono la dimostrazione che bisogna continuare la lotta per imporre con la lotta (altro che il referendum proposto da Pd e Prc, le forze che hanno avviato col precedente governo lo scempio attuale della scuola) la sconfitta del governo e la sua cacciata.
Il governo Berlusconi è in difficoltà: prima ha annunciato l'uso della polizia, poi, di fronte al fallimento della minaccia e a manifestazioni sempre più grandi, ha deciso di lasciare libera azione (ieri a Roma) alle squadre di picchiatori fascisti, coperti dalla polizia. Ma nemmeno questo può piegare un movimento gigantesco e in crescita. Bisogna organizzare da subito forme di autodifesa delle manifestazioni, affinché i cortei non siano in balia di picchiatori con o senza divisa.
Perché il movimento possa crescere e vincere -tanto contro l'attacco alla scuola come contro il complessivo attacco anti-operaio che Berlusconi prepara per far pagare la crisi del capitalismo ai lavoratori- bisogna rafforzare e sviluppare l'intreccio delle mobilitazioni di studenti e lavoratori, dare vita a strutture di coordinamento nazionale delle lotte, costruire un grande sciopero generale unitario e prolungato fino alla sconfitta del governo.
I militanti del Partito di Alternativa Comunista sono impegnatie in questi giorni in ogni corteo e assemblea per sostenere questa prospettiva.