Dal Canada al Cile
La lotta degli studenti è internazionale
di Adriano Lotito (*)
Continua
la lotta delle masse popolari americane contro governi e banche!
Mentre i fari della
lotta studentesca sembrano essersi attenuati nel continente europeo, sotto
l’onda d’urto dei nuovi governi, tecnici, di sinistra, o di destra (a questo
proposito si rimanda al numero 35 del nostro periodico Progetto Comunista),
in America la direzione del conflitto ha imboccato una strada che per adesso
sembra energica e duratura. L’ultima settimana ha infatti visto riesplodere le
proteste studentesche sia in Cile, dove sembrava fosse ritornata un’apparente
calma, sia in Canada, nella regione del Québec, dove è in corso il più grande e
lungo sciopero degli studenti nella storia del Paese nordamericano. Di seguito
una breve cronaca degli ultimi avvenimenti.
Cile, 25 aprile: ancora in piazza
Se in Italia la
giornata del 25 aprile ha visto un gran galà della solita fiera
costituzionalista e perbenista (secondo l’ottica distorta che il revisionismo
storico ci dà della pur gloriosa Resistenza partigiana), nelle città cilene il
clima è stato ben diverso: sono stati quasi centomila gli studenti e i docenti
che hanno sfilato per le strade della capitale, Santiago, portando alto il
vessillo di una battaglia che dura ormai da anni: una battaglia che vede al
centro delle sue rivendicazioni, una scuola e un’università gratuite e di
qualità, contro i barbari aumenti delle tasse decisi dall’ultimo governo e
contro le sempre più frequenti intrusioni di soggetti privati all’interno del
mondo dei soggetti in formazione.
Durante la
manifestazione si è ricordato il giovane Manuel Gutièrrez, studente di sedici
anni, caduto lo scorso agosto sotto le pallottole della polizia cilena. Anche
in questa occasione i Carabineros hanno lanciato provocazioni ai danni
del corteo, fino a vere e proprie azioni repressive con l’uso di lacrimogeni e
idranti per spaccare il fronte degli studenti, che però è riuscito a reggere e
a rimanere unito anche grazie al forte consenso popolare che si è costruito in
anni di lotte e di controinformazione (come dimostrano anche i sondaggi tra la
popolazione).
Gli studenti sono
riusciti a bloccare le strade centrali e più trafficate di Santiago e un numero
non precisato di manifestanti è stato arrestato. Le parole dei leader
studenteschi del movimento denotano una forte volontà di non arrendersi e di
continuare a battersi per cambiamenti strutturali, senza fermarsi davanti alle
concessioni opportunistiche che di volta in volta il governo offre loro: “La
chiamata è stata fatta per opporsi al governo, che specula sulle nostre vite
facendoci pure credere che ci offra soluzioni, quando sappiamo che non è così”.
Canada: una lunga primavera di lotta contro banche e governo
Dall’altro capo del
continente americano, nella regione canadese del Québec, è in corso una dura
offensiva studentesca, iniziata due mesi fa, con l’intento di reagire con la
lotta alle politiche borghesi del governo Charest.
Durante le varie
manifestazioni che si sono susseguite nelle città del Paese, è stata bloccata
l’intera attività produttiva del territorio, il traffico e la didattica, mentre
centinaia di studenti e di professori sono stati arrestati da una polizia che
non esita davanti a nessuna brutalità. Il governo ha annunciato che le spese
per l’inasprimento dell’apparato repressivo saranno aumentate di due milioni,
mentre sul fronte delle trattative, il ministro dell’Istruzione Beauchamp sta
tentando di corrompere le associazioni studentesche più moderate attraverso la
proposta di continui tavoli di concertazione. Ma per adesso dai loro subdoli
tentativi di riappacificazione, hanno ricavato solo un secco rifiuto da parte
del fronte studentesco che rimane compatto e disponibile al conflitto anche
duro con gli apparati dello Stato. Uno sciopero che ormai è diventato il più
lungo nella storia del Québec e che dimostra di avere ancora un bel po’ di
ossigeno per prolungarsi almeno sino all’inizio del periodo estivo per poi
continuare, si spera, con la stagione autunnale.
Via i governi dei banchieri: studenti e operai uniti nella lotta!
La Lega Internazionale dei Lavoratori –
Quarta Internazionale appoggia fin dal loro sorgere i movimenti di lotta degli
studenti e dei lavoratori precari, che in una situazione apparentemente senza
via di uscita come quella con cui ci troviamo a fare i conti oggi, sono l’unica
soluzione per poter sbarazzarsi di un sistema che offre solamente guerre,
miseria e disoccupazione alle masse popolari di tutti i cinque
continenti del globo.
Al fianco della
lotta degli studenti canadesi e cileni! Contro la repressione, difendiamoci e
contrattacchiamo! Studenti e lavoratori, uniamoci per lottare contro il
capitalismo, per costruire gli Stati Uniti Socialisti d’America!
(*) resp. Giovani di Alternativa Comunista