IL 29 OTTOBRE LAVORATORI
IMMIGRATI
E ITALIANI UNITI
VERSO UN GRANDE
SCIOPERO GENERALE
il volantino del Pdac per le manifestazioni del 29
ottobre
Con la sanatoria del governo su colf e
badanti i lavoratori immigrati sono stati truffati due volte.
Se da una parte il
governo ha voluto regolarizzare soltanto le colf e le badanti e non le decine di
migliaia di altri lavori dell’edilizia, dell’agricoltura, dei servizi, ecc. che
continuano ad essere costretti al lavoro nero e alla più dura clandestinità,
dall’altra molti lavoratori che hanno presentato la domanda rischiano di essere
espulsi perché il governo, con innumerevoli pretesti amministrativi, ritarda nel
rilascio dei permessi: circa 170 mila richieste sono ancora inevase. Il governo
rimane sordo alle mobilitazioni dei lavoratori immigrati davanti alle prefetture
e al ministero dello scorso 14 ottobre.
CI VUOLE UNA VERA SANATORIA PER
TUTTI!
PERMESSO DI SOGGIORNO PER TUTTI
PER USCIRE DAL RICATTO DEL LAVORO
NERO E DALLA CLANDESTINITA’
Il permesso di soggiorno per chi lavora, per
chi ha perso il lavoro e/o è in cerca di lavoro, è un diritto.
Sono anche un
diritto per tutti i lavoratori immigrati e per le loro famiglie: l’asilo
politico e umanitario per chi fugge da guerre e fame; la cittadinanza per chi
vive e lavora in Italia, compresi i figli che nascono in Italia o che vi sono
arrivati da piccoli; il diritto di voto politico e amministrativo; il diritto
alla casa e alle cure sanitarie gratuite; il diritto all’istruzione pubblica e
gratuita per tutti, senza discriminazioni.
Per ottenere tutto questo serve la lotta: il
sistema capitalistico ed i suoi governi, in Italia e in Europa, per superare la
loro crisi, hanno la necessità di mantenere i lavoratori deboli, ricattabili,
sottopagati e senza diritti. Sono politiche che tutti i governi, di
centrodestra o di centrosinistra, portano avanti da molti anni. Basti pensare
alle leggi Turco-Napolitano che ha introdotto i Centri di identificazione e di
espulsione o la Bossi Fini che ha legato il permesso di soggiorno al possesso di
un lavoro, rendendo “clandestini” e quindi, perseguibili, migliaia di lavoratori
immigrati, o alle leggi dell’Unione Europea che permettono espulsioni,
respingimenti alle frontiere, deportazioni in massa come sta facendo il governo
francese.
Anche i lavoratori italiani sono attaccati
da governo e padroni e perdono diritti sul lavoro, vivono disoccupazione,
chiusura di fabbriche, precarietà.
Il mondo della scuola e dell’università,
insegnanti e studenti si stanno muovendo, i lavoratori resistono a Pomigliano,
Fincantieri e nei numerosi siti produttivi che chiudono e licenziano. I
lavoratori immigrati da Rosarno a Brescia da Caserta a Milano, hanno dimostrato
una grande capacità di lotta.
Occorre unire le lotte!
Serve un grande SCIOPERO GENERALE ad
oltranza, contro le politiche razziste e xenofobe del governo, per difendere e
ottenere diritti per lavoratori italiani e immigrati, contro le politiche di
aggiustamento dei governi capitalisti che fanno pagare la crisi a tutti i
lavoratori. Questa esigenza è stata espressa fin dal mese di luglio da
lavoratori immigrati che per primi hanno lanciato uno sciopero generale per il
29 ottobre per i diritti degli immigrati senza avere, purtroppo, il sostegno di
gran parte dei sindacati italiani. Ma lo sciopero è comunque indetto per tutti
da alcuni sindacati di base, la Cub e Sicobas.
Il 29 ottobre saremo in
piazza con i lavoratori immigrati: dopo la grande manifestazione del 16 ottobre
in cui i lavoratori immigrati hanno portato le loro rivendicazioni, il 29 sarà
un nuovo passo verso un grande SCIOPERO GENERALE che blocchi il paese come è
avvenuto in Francia e sta avvenendo in gran parte dell’Europa.