ALL'11 OTTOBRE DICIAMO DI NO!
La manifestazione della sinistra governista è nei fatti contro lo sciopero del 17
di Michele Scarlino
La sinistra governista, uscita dal voto delle politiche letteralmente distrutta, ha organizzato per l’11 ottobre una manifestazione per cercare di uscire dall’angolo e ricostruire un consenso attorno ai partiti che hanno sostenuto sino all’ultimo giorno il governo Prodi. Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani iniziano ora il “gioco dell’opposizione”.
Sono almeno quindici anni (e secoli, per quanto riguarda i riformisti) che questi partiti adottano questa politica, ovvero quella di costruirsi e rafforzarsi all’opposizione (lo slogan della manifestazione è “contro governo e padroni”: tranne nelle giunte locali, aggiungiamo noi) per poi contrattare un posto in qualche governo, sia esso locale o nazionale. E’ successo l’ultima volta nel 2006 e tutti ricordano cosa i Ferrero e i Diliberto hanno votato con il governo Prodi: guerre, finanziarie lacrime e sangue e infami leggi razziste (antesignane della autentica “caccia all'immigrato” a cui siamo arrivati oggi).
La cosa è tanto più grave perché, ben prima dell’11, era stato fissato lo sciopero dei sindacati di base per il 17 ottobre e la manifestazione della sinistra governista è stata mantenuta nei fatti per depotenziare il 17, primo momento di lotta (dopo la ben riuscita manifestazione degli immigrati, anche quella boicottata e osteggiata dalla sinistra governista con la creazione dal nulla della data di Caserta) dei lavoratori dalla vittoria di Berlusconi.
Oltre al Prc ed al Pdci si accoderà alla manifestazione anche il partito di Ferrando, che tra uno sciopero di lavoratori e una manifestazione indetta dagli ex ministri e reggicoda di Prodi, sceglie da che parte stare. Sul sito del Pcl si legge tra l’altro che ''La manifestazione unitaria delle sinistre contro il governo Berlusconi e il padronato, prevista per l'11 ottobre, deve far emergere una proposta di svolta…”. Come se non fosse sufficientemente chiaro che svolta che la socialdemocrazia riesce a fare è solo questa: svolta a sinistra per prendere consensi e svolta a destra quando si deve contrattare una alleanza di governo. Aderire all'11 è un modo per dare una copertura di sinistra ai governisti, alimentando le residue illusioni che la Rifondazione di Ferrero sia diversa da quella di Bertinotti.
Il partito di Alternativa Comunista ha lavorato e sta lavorando invece per la migliore riuscita possibile della giornata del 17, giornata di lotta contro il governo portata avanti da lavoratori in sciopero. Invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione di Roma il 17 e a scioperare sul posto di lavoro per dire: No allo smantellamento della scuola pubblica, no alle politiche razziste, no all’attacco del governo ai lavoratori italiani, no alla finanziaria di tagli e sacrifici. Il 17 è un primo fondamentale passo per proseguire verso la costruzione di un grande sciopero generale unitario e di massa per la cacciata del governo Berlusconi!