Partito di Alternativa Comunista

IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DEL 17 OTTOBRE

PER UNA GRANDE GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO IL GOVERNO
IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DEL 17 OTTOBRE
 
E PER CONTINUARE, DOPO IL 17, CON LOTTE E MANIFESTAZIONI
FINO A UN GRANDE SCIOPERO GENERALE UNITARIO
 
dichiarazione del Comitato Centrale del Pdac
 
Il 9 settembre a Roma si è svolta un'assemblea organizzata da alcuni dei soggetti politici e di movimento (Sinistra Critica, Rdb, Cobas, Rete dei Comunisti, ecc.) che in questi anni hanno dato vita al "patto contro la guerra" e a vari altri "patti" (e di cui abbiamo sempre criticato una logica da "intergruppi" che non ha mai prodotto una reale mobilitazione unitaria e di massa). L'assemblea ha avuto se non altro il merito di consentire una discussione su come rianimare un'opposizione politica e sociale nel nostro Paese di cui si sente l'urgenza e la necessità. Come PdAC abbiamo partecipato all'incontro ma non abbiamo potuto fare a meno di notare come si continui a procedere con l'assunzione finale, a sala quasi svuotata, di decisioni preconfezionate, basate più che altro sulla volontà di ogni sigla di mantenere il proprio spazio di rappresentanza.
 
Al di là delle dispute sulla primogenitura della convocazione di una manifestazione contro il governo per il mese di ottobre, ci sembra che la questione urgente che si pone in questa fase politica e sociale sia se i soggetti presenti all'assemblea ritengano o meno che si debba costruire un fronte unico di lotta contro il governo, contro i pesanti attacchi ai lavoratori pubblici e privati, ai lavoratori precari, contro il razzismo alimentato ad arte, contro la privatizzazione di Scuola, Sanità e servizi.
 
Per questo abbiamo proposto che al più presto si inizi un percorso di confluenza in un'unica giornata di mobilitazione per il 17 ottobre (l'unica data già fissata per lo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base) che assume oggi un significato politico, oltre che sindacale, facendo confluire in quella data altre scadenze dei giorni precedenti ed evitando soprattutto di indire una ulteriore manifestazione per l'11 ottobre che -nei fatti- ostacolerebbe la riuscita dell'iniziativa del 17. Questo ragionamento ci pare tanto più valido nel momento in cui, dopo che con la data dell'11 aveva giocato (per i soliti fini di mera visibilità mediatica) il Pcl di Ferrando, anche l'insieme della moribonda Sinistra Arcobaleno (da Ferrero a Vendola e a Fava) ha deciso di convocare proprio per l'11 ottobre una innocua sfilata.
 
Di ben altro c'è bisogno. Per questo lavoreremo per rafforzare lo sciopero del 17 ottobre, perché abbia un forte connotato di opposizione al governo che possa aprire uno spazio unitario nel quale far esprimere il profondo disagio dei lavoratori e dei soggetti sociali colpiti dalle sue politiche. Il 17 ottobre può e deve essere una prima importantissima tappa in un percorso di ulteriori mobilitazioni e manifestazioni, nella prospettiva della costruzione di un grande sciopero generale unitario di tutto il mondo del lavoro.
 

11 settembre 2008

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