Salerno: la giunta di centrosinistra all'opera
SFRATTATO IL DIANA, SFRATTIAMO DE LUCA
di Valerio Torre
Con un vero e proprio blitz ed un dispiegamento di forze dell'ordine impressionante con la completa militarizzazione del centro storico, questa mattina il sindaco diessino di Salerno, Vincenzo De Luca, ha portato a termine il secondo atto della sua politica di "pulizia" della città.
Dopo aver personalmente, durante le vacanze di Natale, alla testa di svariate pattuglie di vigili urbani, cacciato dal centro gli extracomunitari intenti a vendere i propri prodotti, ha oggi sgomberato il centro sociale "Laboratorio Diana", gestito da compagni del movimento, che negli ultimi anni hanno promosso numerose iniziative culturali e politiche, interagendo con il quartiere (peraltro parecchio degradato). Anche il PdAC (prima come Progetto Comunista, ha organizzato numerose assemblee nel centro sociale).
Oggi pomeriggio (7 febbraio) c'è stata una partecipatissima manifestazione di protesta con un lungo corteo che si è dispiegato per le strade del centro cittadino paralizzando il traffico per ore fino a concludersi sotto il Palazzo di Città con qualche momento di tensione con le forze dell'ordine che hanno impedito l'accesso al Comune.
Le iniziative di lotta continueranno nei prossimi giorni.
Il PdAC era presente al corteo con un volantino (riportato piu sotto) : l'unico di un'organizzazione politica (mentre gli sparuti dirigenti di Rifondazione presenti erano nel corteo in ordine sparso e senza né volantini né parole d'ordine). I partecipanti alla protesta hanno apprezzato la presenza concreta del nostro partito e lungamente scandito i nostri slogan.
Le iniziative di lotta continueranno nei prossimi giorni.
Il PdAC era presente al corteo con un volantino (riportato piu sotto) : l'unico di un'organizzazione politica (mentre gli sparuti dirigenti di Rifondazione presenti erano nel corteo in ordine sparso e senza né volantini né parole d'ordine). I partecipanti alla protesta hanno apprezzato la presenza concreta del nostro partito e lungamente scandito i nostri slogan.
IL SINDACO SCERIFFO DE LUCA SFRATTA IL DIANA …
… SFRATTIAMO DE LUCA!
… SFRATTIAMO DE LUCA!
Con un vero e proprio blitz, dopo averlo intimato ad horas con un’ordinanza infarcita di motivazioni fasulle, il sindaco-sceriffo di Salerno, De Luca, ha messo in pratica lo sgombero violento del Laboratorio Diana.
La poliziesca messa in scena dello sfratto fa seguito allo sgombero degli extracomunitari dal “salotto buono” della città ed all’emarginazione delle loro innocue attività commerciali: è, in tutta evidenza, la scientifica applicazione delle politiche di allontanamento degli “indesiderati”.
Con il colpo di mano del Diana, l’amministrazione De Luca mette il bavaglio alla produzione di una cultura incompatibile col modello proposto dall’establishment della borghesia cittadina.
La poliziesca messa in scena dello sfratto fa seguito allo sgombero degli extracomunitari dal “salotto buono” della città ed all’emarginazione delle loro innocue attività commerciali: è, in tutta evidenza, la scientifica applicazione delle politiche di allontanamento degli “indesiderati”.
Con il colpo di mano del Diana, l’amministrazione De Luca mette il bavaglio alla produzione di una cultura incompatibile col modello proposto dall’establishment della borghesia cittadina.
Ma tutto questo non scende dal cielo. È invece il prodotto di anni di colpevole acquiescenza di tutte le forze politiche e sociali nei confronti dei poteri forti della città di Salerno, oggi rappresentati dal deluchismo.
Anzi, il deluchismo si è potuto affermare a Salerno proprio grazie alla mancata opposizione dei partiti e delle burocrazie sindacali cosiddetti di sinistra, che, nel quadro degli accordi di centrosinistra, locali e nazionale, non hanno voluto creare un movimento che contrastasse le politiche del locale capitalismo, tutte rivolte al ridisegno del tessuto della città e della provincia in una direzione che fosse funzionale ai propri interessi speculativi finanziari ed urbanistici.
Anzi, il deluchismo si è potuto affermare a Salerno proprio grazie alla mancata opposizione dei partiti e delle burocrazie sindacali cosiddetti di sinistra, che, nel quadro degli accordi di centrosinistra, locali e nazionale, non hanno voluto creare un movimento che contrastasse le politiche del locale capitalismo, tutte rivolte al ridisegno del tessuto della città e della provincia in una direzione che fosse funzionale ai propri interessi speculativi finanziari ed urbanistici.
Per anni di questo “collateralismo” è stato alfiere e difensore lo stesso Prc, che oggi solo casualmente non partecipa al governo della città insieme a De Luca, ma amministra la Provincia, la cui Giunta è portatrice degli interessi della stessa borghesia che chiede a De Luca di “ripulire” la città per poter fare i propri affari lucrando profitti con la speculazione.
È necessario che i movimenti sociali e di lotta comprendano la necessità di rompere con le politiche che hanno portato all’affermazione dei De Luca e dei Villani. È necessario che i militanti onesti comprendano la necessità di rompere con i dirigenti dei loro partiti che fingono di partecipare alle lotte al solo scopo di frenarne le dinamiche e depotenziarle. È necessario far crescere a Salerno un forte movimento di opposizione al locale capitalismo che trova la propria rappresentanza nei De Luca e nei Villani.
Facciamo come in Val di Susa e Vicenza!Riprendiamoci il Laboratorio Diana!
Sfrattiamo da Salerno De Luca e Villani!
Sciopero generale cittadino
