Partito di Alternativa Comunista

Manifestazione nazionale dei call center

Adesione alla manifestazione dei call center a roma il 29 settembre

sabato 9 settembre, a Roma, l'assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, continuando la mobilitazione contro la precarietà del lavoro e i provveddimenti  Treu-Biagi, legalizzanti uno stato di incertezza e ricatto continuato per tutti i lavoratori e, in particolare, per i giovani assunti, ha lanciato per venerdì 29 settembre a Roma una manifestazione nazionale, a sostegno della piattaforma rivendicativa che potete leggere più in basso, che sarà anche la prima tappa di un percorso più ampio culminante nello sciopero nazionale dei lavoratori call center, previsto per novembre. 

Progetto Comunista-Rifondare l'opposizione dei lavoratori, impegnato nell'unificazione delle più diverse e radicali situazioni di conflitto nel Paese e attivo nella promozione e nella costruzione di un fronte unico di lotta -insieme con le forze della sinistra alternativa e del sindacalismo di classe- contro la guerra, la finanziaria, la nuova politica di "lacrime e sangue" dell' Esecutivo Prodi- Padoa Schioppa-Bertinotti, aderisce alla manifestazione, invitando in piazza per lo stesso giorno tutti i compagni critici o in lotta contro questo governo.

Roberto 

 

 
Mozione finale assemblea nazionale
CALL CENTER del 09 settembre 2006
 

L'assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, riunita a Roma il 9/9/2006, dopo ampio dibattito fra le realtà di lavoro,sindacali e politiche presenti conferma la volontà di avviare/continuare ilpercorso di una campagna nazionale sul lavoro nei call center e contro la precarizzazione che aggredisca la legge TREU, la legge 30/2003 e le politiche governative di taglio ai servizi sociali.  

 
Individua come primi punti della piattaforma unitaria di lotta i seguenti:  

 

  • trasformazione di tutti i contratti precari (a progetto, somministrazione, tempo determinato, etc) in contratti a tempo indeterminato full-time;

  • riduzione degli orari di lavoro a parità di salario, diversa organizzazione dei turni e dei tempi al fine di migliorare le condizioni dilavoro e ridurre lo stress psico-fisico, riconoscimento del carattereusurante del lavoro nei call center;

  • inquadramenti adeguati alla professionalità acquisita e all'anzianità;  

  • blocco dei processi di esternalizzazione e di precarizzazione del lavoro;  

  • reintegro di tutte le lavoratrici e i lavoratori licenziati (attraverso i mancati rinnovi e/o le interruzioni dei rapporti di lavoro per rappresaglia contro le lotte).
 
A sostegno della piattaforma unitaria indica come prime scadenze di lotta:  

 

 

  • una manifestazione a carattere nazionale a Roma il 29 settembre 2006 che si concluderà davanti la sede del Ministro del Lavoro Cesare Damiano alquale si richiederà un incontro; a conclusione della manifestazione si terrà uno spettacolo/denuncia sulle condizioni del lavoro precario con lapartecipazione di Ascanio Celestini e altri artisti;

  • la costruzione di uno sciopero nazionale dei call center entro il mese di novembre prossimo.  

 

Documento approvato all'unanimità dall'assemblea.

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